Riz Samaritano – All The Best

Riz Samaritano - All The Best

“Due pallottole nel cuore,
un coltello nel cervello,
sette chiodi in una mano
conficcati col martello.
Era un essere anormale,
un cadavere spaziale.”

Chi di voi non ha mai canticchiato queste strofe? Non mi sorprenderebbe se mi rispondeste con “ma chi la conosce ‘sta canzone?”

Ci sta. Facciamo una piccola premessa prima di cominciare

Non scrivere di un disco in particolare non mi rende felice, ma come già accaduto per Clem Sacco, ricostruire la frammentata storia discografica di artisti che hanno cominciato a cavallo degli anni ‘50-’60 è compito arduo che precluderebbe alcune perle e nomi di assoluto rilievo. Soprattutto nel nostro caso, funzionale al ciclo di articoli in essere.

Pertanto, prendo in considerazione il best of con i singoli più accattivanti di Riz e cerco di farvi luce su di un personaggio che ha avuto un’influenza enorme per il panorama musicale italiano.

In primis la somiglianza vocale e fisica con Fred Buscaglione è notevole, Lorenzo Schelino (nome vero di Riz), soprattutto per lo stile noir che viene da lui declinato in sfaccettature che avrebbero trovato pieno apprezzamento nelle commedie all’italiana.

Prima però d’intraprendere la carriera musicale da solista esordisce con un paio di gruppettini con i quali canta lenti e un accenno di rock & roll.

Uno di questi è il gruppo che Daniele Pace – di cui si parlerà nei prossimi articoli – ha fondato con i suoi compagni di Liceo, I Marcellini, dal film Marcellino Pane e Vino. Intreccio interessante quello tra Pace e Samaritano tra i principali fautori della demenzialità italiana, seppur con due filoni differenti.

Sì perché Samaritano – battezzato così per la bizza di un gestore di un locale nel quale I Marcellini si sarebbero esibiti (frutto della fortunata combinazione tra il diminutivo del nome del compositore Ortolani – Riz – e del film Il Buon Samaritano con Gary Cooper) – sviluppa la propria comicità su di una recitazione continua.

I giochi di parole viaggiano sulla base di canzoni tra il liscio e lo swing, chachacha e tango, il noir ed il non-sense, come in Ma Che Calze Vuoi Da Me? (canzone che gli ha precluso passaggi radiofonici per il marcato doppio senso, osteggiato dal perbenismo dilagante nell’Italia del boom economico) o Cadavere Spaziale, vero è proprio brano cult con il quale Samaritano è tornato alla ribalta grazie alla ri-registrazione da parte di Elio e Le Storie Tese (presente in Esco dal Mio Corpo Ed Ho Molta Paura).

Ma la carriera di Samaritano è costellata di brani di grande riuscita come I Cornuti, Non Rompetemi I Bottoni o la serie dei tango (Tango dello SpacconeKriminal Tango, Tango Assassino, Mezzo Litro di Tango, Tango dell’Evaso), mostrando una varietà di tematiche trattate, sempre con estrema leggerezza o con doppi sensi che oggigiorno sembrano infantili e che non suscitano clamore, ma all’epoca delle registrazioni mostrano una voglia di far breccia in alcune barriere sociali, imponendo il proprio pensiero libero senza dover sottostare ad una morale bigotta.

Samaritano ha dimostrato di saper divertire e divertirsi nonostante il pensiero della società.

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